Il gatto è un animale normalmente molto abitudinario, perché ama la sua routine e non gradisce troppo cambiare ambiente.

Tuttavia, è possibile organizzare le proprie vacanze con lui: esattamente come si fa con il cane, si può viaggiare anche con il gatto, ma adottando alcune precauzioni. Il viaggio, infatti, può essere considerato una causa di stress per il micio; i cani amano di più spostarsi rispetto ai gatti, inoltre è importante tutelare anche la sicurezza del proprio animale.

Come viaggiare dunque in totale sicurezza col gatto?

Se si vuole andare in vacanza col gatto, bisogna prima controllare diverse cose:

  • che il gatto sia in salute e in grado di sopportare un viaggio: fatelo controllare prima della partenza dal vostro veterinario ed eventualmente aggiornate le vaccinazioni previste annualmente.
  • vaccinazioni, sverminazioni e trattamenti antiparassitari: se viaggiate in treno, è indispensabile avere con sé il libretto sanitario del gatto con vaccinazioni, sverminazioni e trattamenti antiparassitari in regola.
  • vaccinazione antirabbica e passaporto: se andate all’estero, oppure nelle isole
  • Se il micio soffre di qualche patologia particolare, è importante sincerarsi che possa viaggiare in sicurezza, senza rischi.
  • portatevi dietro i medicinali del gatto se il gatto è sotto terapia per qualsiasi motivo, e ricordatevi di avere sempre con voi tutte le medicine necessarie. Inoltre è sempre bene portarsi dietro una scorta di medicinali veterinari, nel caso il gatto stesse male in vacanza.
  • che la struttura dove andate accetti i gatti e sia sicura: non solo dovete assicurarvi che il posto dove andrete in vacanza accetti gli amici a quattro zampe, ma anche che la struttura sia messa in sicurezza. Questo significa zanzariere rinforzate alle finestre e porte da chiudere, per evitare che il gatto scappi.

(Sicilia, Sardegna, Isola d’Elba )

In questo caso ricordatevi di controllare che passaporto e vaccinazione antirabbica siano in corso di validità. E informatevi se il paese di destinazione richiede procedure particolari, come la titolazione anticorpale per la rabbia o certificati di salute che di solito vengono richiesti per i paesi extra UE.

Come far viaggiare il gatto senza stress?

Sarebbe bene abituarsi a viaggiare col micio sin da quando è un cucciolo, in modo da abituarlo alle trasferte gradualmente. Inoltre, in questo modo potrete appurare se il gatto soffra di mal d’auto o abbia delle forme di paura/fobia legate allo spostamento o al mezzo. In questi casi, dovrete cercare di porvi rimedio col vostro veterinario mesi prima di partire, non attendere il momento della partenza per ricordarvi che il vostro micio soffre di mal d’auto.

Il micio andrebbe sempre trasportato nella sua gabbietta. Nel caso di viaggi in aereo, treno o nave, chiedete alla compagnia dei trasporti quali dimensioni debba avere il trasportino e ricordatevi che in aereo sono tassativamente ammesse in cabina solo quelle semirigide fatte in tessuto. Anche quando viaggia in auto, il gatto non andrebbe mai fatto uscire: la tentazione è grande, ma se il gatto esce e si spaventa, rischiate che finisca fra i piedi mentre guidate, provocando incidenti, oppure che si rintani sotto i sedili (e far uscire un gatto spaventato da lì sotto è un’impresa titanica!).

Nel trasportino potete mettere una maglia che abbia il vostro odore, spruzzare feromoni sintetici che hanno lo scopo di calmare l’animale, o una traversina assorbente nel caso il gatto, dalla paura, faccia un po’ di pipì. Se il gatto soffre di mal d’auto, concordate col vostro veterinario che terapia adottare e cercate di farlo viaggiare a digiuno (a meno che il viaggio non sia molto lungo, in questo caso è necessario somministrare acqua e cibo leggero). Nel caso di viaggi in auto d’estate, poi, conviene tenere accesa l’aria condizionata, per evitare colpi di calore; cercate solo di fare in modo che l’aria non sia diretta contro il gatto. A volte, poi, tenere la radio accesa a basso volume potrebbe contribuire a distrarlo.

Controverso è l’uso di tranquillanti: da una parte bisogna considerare che sono dei sedativi, quindi potrebbero avere effetti collaterali anche gravi. Dall’altra bisogna ricordarsi che spesso, nei gatti, tali sedativi danno effetto paradossalmente eccitativo: al posto di calmare il gatto, vi trovate di fronte a un gatto più agitato che mai.

Quale trasportino usare per il viaggio con il gatto?

Lo abbiamo accennato prima, meglio utilizzare i trasportini di plastica o di stoffa resistente chiusi, in modo che il gatto non sia troppo spaventato da ciò che vede all’esterno. Vanno bene anche quelli di metallo, basta coprirli con una copertina leggera. Da evitare, invece, i trasportini di vimini: un gatto spaventato potrebbe scavare fino a sfondare il trasportino.

E se nonostante tutto il gatto si stressa troppo viaggiando?

Allora conviene considerare delle alternative per gestire il micio durante le vacanze. Esistono pensioni per animali per tutte le tasche, anche se la cosa migliore per il gatto rimane quella di restare nel proprio ambiente, con una persona di fiducia, già conosciuta in precedenza dal gatto, che vada a dargli da mangiare, a cambiare la lettiera, e che stia con lui a fargli compagnia un paio di volte al giorno mentre noi siamo in vacanza. È la cosa meno stressante di tutte per i gatti, ed è il mio primo consiglio in caso di stress da viaggio.

Foto di Zoë Gayah Jonker su Unsplash