Posti di lavoro cat friendly sono già una realtà
Per migliorare le giornate di lavoro, alla Ferray Corporation di Tokyo hanno “preso servizio” a tempo indeterminato ben nove gatti, liberi di girare per gli uffici dell’azienda. A che scopo? Per migliorare il lavoro degli impiegati. In Giappone questa notizia è stata per giorni e giorni in prima pagina su alcuni giornali, e da quando i nuovi arrivati quadrupedi sono stati liberati per le scrivanie, il livello di stress dei dipendenti pare essere notevolmente diminuito, mentre la produttività significamente aumentata.
Anche in Italia i gatti sono approdati sul luogo di lavoro: presso la redazione del giornale Galileo e nella Biblioteca Classense di Ravenna ad esempio. E’ vero, ci sono luoghi in cui solo l’eleganza di un gatto può calzare a pennello, aggiungendo mistero e fascino laddove già la storia ed il tempo hanno fatto la loro parte. La struttura ospita infatti tre fantastici micioni trovati a 15 giorni di vita e svezzati dagli stessi impiegati della biblioteca. I gatti, ora perfettamente inseriti in questo contesto, in ambienti inusuali, in splendidi luoghi ricchi di cultura dove non saremmo abituati a vederli ed incontrarli, permettono alle persone di interagire tra loro, di conoscersi e di socializzare.
Gli effetti benefici della convivenza con il gatto sono provati dalla scienza
E’ risaputo inoltre che accarezzare un gatto abbassa la pressione sanguigna. A dimostrarlo un gruppo di ricercatori della University of Minnesota, in uno studio presentato al congresso dell’American Stroke association a New Orleans.
Secondo lo studio effettuato su un campione di circa 4500 adulti tra i 30 e i 75 anni, possedere un gatto riduce addirittura del 40% il rischio di infarto fatale e di ictus. «Gli effetti dello stress e dell’ansia sui danni cardiovascolari sono noti , e gli animali domestici offrono molti benefici nel contrastarli». La ricerca è stata condotta sui gatti, ma gli studiosi ritengono possa essere estesa anche ai cani.
Gli umani sono sensibili alle vibrazioni sonore che i gatti emettono durante il rumore di “ronfamento”, che rappresentano il comune segnale di relax felino. Le fusa, dunque, verrebbero percepite non solo a livello uditivo, ma anche dal punto di vista sensoriale: dei particolari recettori situati sulla nostra pelle sarebbero in grado di percepire le basse frequenze, tra 20 e 50 Hz, e di trasmettere al cervello sensazioni positive di benessere e rilassamento. Queste straordinarie proprietà feline vengono scherzosamente definite “terapia delle fusa“.
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